In questo particolare momento della nostra vita ci siamo trovati a dover affrontare le conseguenze di una pandemia. La diffusione del COVID-19 è stata un evento improvviso che ha completamente modificato la vita delle persone, in diversi aspetti che hanno a che fare con la nostra routine ma anche per ciò che riguarda l'ambiente lavorativo e sociale.

L'avvenire di questi cambiamenti è stato per tutti imprevedibile: nessuno si sarebbe aspettato che si sarebbe diffuso un virus a livello globale, per di più così repentinamente.

Se il nostro senso di sicurezza e stabilità, si basa su ciò che ogni giorno fa parte della nostra vita, sicuramente ci troviamo in un momento un po' critico per quanto riguarda questi aspetti. Ogni routine è diversa, per entrare nei luoghi chiusi è necessario osservare delle regole e si incontrano poche persone. Il lavoro si svolge per quanto possibile da casa e per alcuni il posto di lavoro è a rischio. Luoghi, spazi e persone non sono più riferimenti stabili. È naturale che si faccia strada dentro alle persone un senso di spaesamento e di difficoltà nel sentire un senso di controllo e di sicurezza sulla propria vita.

Le notizie diffuse dai media sull'impatto che il COVID può avere sulla salute dell'essere umano ci mettono in contatto col nostro senso di vulnerabilità, le restrizioni col nostro senso di libertà, le limitazioni sulle relazioni sociali col senso di isolamento e solitudine.

La paura che accada qualcosa diventa una costante che aleggia su tutto ciò che facciamo, pone le persone in una prospettiva incerta e in uno stato di allerta che, mantenuto lungamente, può generare una forte attivazione e stress.

È impossibile attribuire una colpa a qualcuno o qualcosa di tangibile e concretamente responsabile di ciò che sta accadendo. La sensazione è a volte quella di combattere contro un “nemico invisibile” di cui tutti potrebbero essere involontari portatori, per cui di quella persona che incontriamo per strada e ci saluta non ci si fida più. In alcuni casi la rabbia ed il sospetto per chi è vicino sfociano in comportamenti aggressivi, che sono comunque chiare manifestazioni del disagio e della difficoltà a stare in questa situazione con gli altri.

 

Come posso preservare il mio benessere? Poterci dare una risposta a questa domanda è particolarmente importante in un momento come questo, in cui senso di isolamento, paura e rabbia possono essere elementi costanti nel rapporto con se stessi e con gli altri.

Sicuramente i media e le notizie hanno un impatto importante sulla maniera in cui viviamo tutto questo: su qualunque canale ad ogni ora del giorno leggiamo o ascoltiamo titoli sensazionalistici ed allarmanti, che pongono l’accento sulla tensione e lo sconvolgimento della notizia presentata. Il modo in cui ci vengono presentate le notizie attiva sicuramente a livello emotivo, ma è importante che non permettiamo all’inquietudine e alla paura di cancellare ciò che razionalmente conosciamo. Al momento sono noti il modo in cui il virus si propaga ed il modo per abbassare la probabilità di infettarsi, l’utilizzo delle norme igieniche che ormai sono ampiamente diffuse ci mette nella posizione di poter agire in prima persona sulla propria salute e proteggersi. É importante tenere dentro di sé una consapevolezza della propria azione e dell’efficacia che questa ha nel momento in cui osserviamo le regole e le distanze necessarie a ridurre il rischio.

Il fatto che il rischio sia sempre ridotto e mai azzerato può costituire un punto dolente, ciò nonostante è importante che questo possa essere compreso ed accettato: la mancanza di controllo ed il rischio possono generare ansia ma costituiscono elementi imprescindibili della nostra esistenza, sia per ciò che riguarda la salute sia in diversi ambiti. Affrontare la paura e capirla a fondo è importante per poterla accettare e gestire. Questo può renderci più consapevoli e più sereni, sia con noi stessi sia nel rapporto con gli altri: la persona che incontriamo per la strada e che viene guardata con sospetto ha probabilmente pensieri ed emozioni molto simili ai nostri.

Il rapporto con le persone fa parte della nostra natura e non può essere trascurato nel parlare di benessere. Nel rispetto delle norme dettate dai DPCM e del buon senso è importante mantenere i rapporti interpersonali e sociali e nutrirli per quanto possibili dell’attenzione e della cura che ponevamo quando le possibilità erano differenti: l’affetto e la vicinanzarimangono necessità primarie per l’essere umano.

In ultima analisi, qualora affrontare da soli questo momento risulti troppo pesante, è importante non vergognarsi ad appoggiarsi e chiedere aiuto: alle persone che ci vogliono bene in primis, ad un professionista se la situazione va a toccare delle proprie sensibilità individuali e diventa necessario un aiuto esterno per poter stare bene.